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Tunnel Maiori-Minori: progetto incompatibile potenzialmente devastante Provincia Provincia e Regione 

Tunnel Maiori-Minori: progetto incompatibile potenzialmente devastante

La recente pronuncia del TAR, che conferma la legittimità della revoca della concessione per l’uso improprio della Grotta dell’Annunziata, sancisce un principio fondamentale: i beni pubblici, specie se di valore storico, culturale e ambientale assoluto, non possono essere oggetto di utilizzo privatistico incompatibile con la loro natura.

La Grotta dell’Annunziata non è un luogo qualsiasi: si tratta di un bene pubblico tutelato da vincoli storici, paesaggistici e idrogeologici. Un luogo unico, che custodisce stalattiti, stalagmiti, un lago naturale, cunicoli carsici e le suggestive rovine della Chiesa rupestre dell’Annunziata.

Un patrimonio collettivo che deve essere tutelato e valorizzato, non compromesso da attività improprie.

I comuni di Maiori e Minori, a quanto è dato sapere, hanno revocato tutte le concessioni e autorizzazioni amministrative rilasciate per attività incompatibili con i vincoli esistenti e pertanto è urgente che la Soprintendenza congiuntamente ai Comuni, si faccia promotrice di una grande operazione di restauro, tutela e valorizzazione della Grotta e dell’area annessa.

Questo sito può e deve diventare un polo di attrazione culturale e turistica sostenibile, restituendo alla comunità un luogo straordinario e rilanciando il territorio con iniziative nel rispetto della sua identità.

Alla luce dell’altissimo valore della Grotta dell’Annunziata, è inaccettabile ipotizzare interventi devastanti come la galleria Maiori-Minori, opera potenzialmente dannosa e incoerente con l’esigenza di tutelare un complesso naturale e storico delicatissimo.

Il Comitato chiede con determinazione che il  progetto della galleria venga sospeso in via definitiva. Un’opera ritenuta non solo inutile, ma potenzialmente distruttiva per l’integrità della zona e per la fragilità idrogeologica del territorio.

Chiede inoltre che si rispetti pienamente la normativa vigente in materia di tutela dei beni pubblici e ambientali, in particolare i vincoli imposti alle aree di grande valore culturale e naturale e che ogni intervento si attenga a regolamenti che garantiscano la salvaguardia dell’ecosistema locale e del patrimonio storico.

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